Poi (il giornalista) ci si mise il cuore in pace con quella noncuranza naturale che gli permetteva di accantonare le cose sgradevoli della vita e cominciò a scrivere un articolo di fantasia sulle nuove imposte da promuovere al fine di consolidare l’equilibrio del bilancio, proponendo 100 franchi all’anno per la semplice particella nobiliare e da 500 a 5.000 franchi, sempre all’anno, per i titoli da barone fino a principe.
(G. DE MAUPASSANT Bel-Ami)