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Dizionario Giuridico.
Ad uso e consumo di avvocati, magistrati e del legislatore
di Francesco Saverio Merlino
Editore: Cedam
Data di Pubblicazione: 2021
ISBN:9788813375867
Pagine: 288
Il volume vuole fornire spiegazioni semplici di problematiche complesse. Lo fa sfruttando la grande e approfondita esperienza dell’Autore. Qual è l’esatto significato di termini fondamentali nel nostro linguaggio come quello di “diritto”, “dolo”, “danno”, “colpa” e “responsabilità”; come si spiega il concorso di colpa dell’incapace; in che limiti è ammissibile il concorso tra responsabilità contrattuale e responsabilità extracontrattuale; se e quale differenza c’è tra imputabilità e capacità di intendere e di volere; perché vanno considerati errati e quindi da emendare gli articoli 2043, 1218 e 2054 c.c., che regolano rispettivamente la responsabilità extracontrattuale, la responsabilità contrattuale e la responsabilità per danni prodotti dalla circolazione dei veicoli senza guida di rotaie; perché vanno considerati errati e quindi da rivedere l’indirizzo giurisprudenziale che ritiene inopponibile all’INAIL il concorso di colpa del lavoratore infortunato, e quello che ritiene legittimo il cumulo tra interessi e rivalutazione monetaria.
Il libro nasce da oltre mezzo secolo di meditazioni e riflessioni che mi sono trovato costretto a fare a causa di molteplici limiti (tutti da me puntualmente segnalati) contenuti nei nostri codici civile e penale.
Sono norme fondamentali come l’articolo 2043 c.c., l’art. 1218 c.c. e l’art. 2054 c.c. che disciplinano l’azione aquiliana, la responsabilità contrattuale e la responsabilità per danni prodotti dalla circolazione dei veicoli senza guida di rotaie.
Il libro inoltre tocca argomenti di attualità come gli attentati terroristici e il salvataggio in mare dei migranti.
L’avv. Francesco Saverio Merlino è l’ultimo di cinque generazioni di avvocati (il primo dei quali è stato quell’avv. Francesco Saverio Merlino, autore di molti libri, che ha difeso i rivoltosi del matese e l’anarchico Gaetano Bresci accusato di regicidio); ha studio in Firenze, ha 80 anni e oltre mezzo secolo di vivace attività professionale. Ha già pubblicato due volumi e questo è il suo ultimo lavoro.
Il diritto in bilico tra scienza e filosofia.
La filosofia studia il modo in cui occorre procedere per addivenire alla conoscenza, la scienza studia l’impiego utile che è possibile fare, una volta acquisita, della conoscenza.
Il diritto è al tempo stesso una scienza e una filosofia, perché da una parte studia il modo in cui occorre procedere per addivenire alla conoscenza dei doveri dell’uomo, dall’altra studia in che modo è possibile impiegare in maniera corretta e proficua questa conoscenza e cioè quali sono le norme di comportamento, civile convivenza e cooperazione, e le leggi che da questa conoscenza è possibile ricavare.