Era il suo grande Trattato clinico di chirurgia nervosa, pubblicato l’anno precedente. L’aprì e mostrandomi alcune postille scritte in matita lungo i margini: “Rettifico certi piccoli particolari: se mai lo si ristampasse, lei vi inserirà le correzioni…uno scienziato non è mai abbastanza scrupoloso”
(BOURGET Il senso della morte)